Trekking ad anello da rifugio
a rifugio nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, dal 2009
patrimonio mondiale dell’Unesco
Tratto da
www.rifugioflaibanpacherini.it
Un vero e proprio raid escursionistico che
in 5 giorni tocca i rifugi Flaiban-Pacherini, Pordenone, Padova
e Giaf, attraversando in quota le meravigliose e selvagge
vallate dei gruppi del Pramaggiore, dei Monfalconi, degli Spalti
di Toro e del Cridola, con infinite possibilità di varianti e
salite alle vette.
Si può partire da uno qualunque dei Rifugi
indicati, noi consigliamo di effettuare la traversata in senso
orario. Da Forni di Sopra in Carnia si può fare la prima tappa
al Rif. Flaiban-Pacherini o al Rif. Giaf, se si proviene dal
pordenonese si può partire dal Rif. Pordenone, se invece si
proviene dal Cadore (Pieve di Cadore) è opportuno partire dal
Rif. Padova.
Dal Rifugio GIAF al Rifugio FLAIBAN-PACHERINI
La traversata al Rif. Flaiban-Pacherini si
svolge lungo l’incantevole Truoi dai sclops, il cosiddetto
sentiero delle genzianelle, che in un continuo succedersi di
ambienti e colpi d’occhio oltrepassa la forc. Urtisiel, l’ampio
pianoro con la casera Valmenon, il Canpuros (la fiabesca
prateria alpina che la fioritura estiva rende un luogo di sosta
da sogno), le forcelle Brica e dell’Inferno, scendendo infine
nell’alta val di Suola. Dislivello in salita 1000 metri, ore 6,
difficoltà E. Segnavia CAI n. 361 (fino a Valmenon), 369 (fino
al Passo del Mus), 362. Pernottamento al rifugio
Flaiban-Pacherini.
Dal Rifugio FLAIBAN-PACHERINI al Rifugio PORDENONE
Dal Rifugio si sale al Passo di Suola, si
valica la forc. Rua Alta, la forc. Pramaggiore (possibile salita
alla vetta del monte Pramaggiore m. 2478, la più alta e
panoramica del gruppo), quindi discesa per la bucolica val
dell’Inferno e la val Postegae al rif. Pordenone. Dislivello in
salita 800 metri, ore 5-6. Difficoltà EE (per la cima del
Pramaggiore brevi passaggi di I grado). Segnavia CAI 363, 366 e
362.
In alternativa è possibile la salita al passo
del Mus con digressione al Torrione Comici per l’ardita ferrata
Cassiopea (necessario set da ferrata) e discesa per la val di
Guerra e la val Postegae al rif. Pordenone. Dislivello in salita
700 metri. Ore 4, più ore 2 per la ferrata. Difficoltà E
(eventuale ferrata difficile). Segnavia CAI 362. Pernottamento
al Rifugio Pordenone.
Dal Rifugio PORDENONE al Rifugio PADOVA
La traversata al rifugio Padova si effettua
lungo la celebre val Montanaia per la forcella Montanaia o per
la forcella Segnata, passando ai piedi dello straordinario
Campanile di Val Montanaia, il “grido di pietra” conosciuto
dagli alpinisti di tutta Europa. Percorso piuttosto faticoso ma
in un paesaggio grandioso. Dislivello 1100 metri, ore 5.
Difficoltà EE. Segnavia CAI 353 fino in val d’Arade, poi 342 e
346. Pernottamento al rifugio Padova.
Dal Rifugio PADOVA al Rifugio GIAF
Dal rifugio Padova si entra nel cuore dei
Monfalconi con la spettacolare traversata di due alte forcelle,
la forcella Monfalcon di Forni e la forcella del Cason,
superando quel magico anfiteatro roccioso in cui sorge, in
totale solitudine, la rossa struttura metallica del Bivacco
Marchi-Granzotto. Dislivello 1100 metri, 6 ore, difficoltà EE.
Segnavia CAI 342.
Come alternativa si può più comodamente
salire alla forcella Scodavacca in un bel paesaggio dolomitico e
da qui scendere in breve al rifugio Giaf. Dislivello 700 metri,
3 ore, difficoltà E. Chi ha esperienza e allenamento può anche
salire alla Tacca del Cridola e all’alpinistica Cima del Cridola
(m. 2581, II grado). Segnavia CAI 346. Pernottamento al Rifugio
Giaf.
Info utili:
Per questo trekking da rifugio a rifugio è bene possedere una
buona resistenza per superare in un solo giorno dislivelli di
1000 metri portando lo zaino in spalla. E’ necessaria anche una
certa sicurezza su ghiaioni e sentieri stretti e poco agevoli.
Consigliamo di prevedere 5 o 6 giorni per percorrere l’intero
anello (compreso il giorno di arrivo e quello di partenza).
I nostri Rifugi sono a gestione familiare
e offrono una cucina tipica con piatti preparati in modo
accurato e porzioni abbondanti. Si impegnano ad applicare un
prezzo agevolato ai percorritori dell’anello e per i gruppi sarà
concessa una gratuità ogni 15 paganti.
I gestori saranno ben felici di dare tutte
le informazioni necessarie agli escursionisti, e vi è anche la
possibilità di usufruire delle guide naturalistiche del Parco
delle Dolomiti Friulane. Sui siti dei singoli rifugi che
aderiscono all’iniziativa e sul sito del Parco potrete trovare
ulteriori informazioni. |